Tessitura su pietra

Creare opere in Neroassoluto è come vestire la mia arte col suo abito migliore. La pietra è come un tessuto e io sono il suo sarto.

Questo materiale, da cui questo catalogo prende il nome, è un granito. Lo caratterizza l’assenza di venature e il nero profondo che manifesta una volta lucidato. Guardare una lastra di Neroassoluto è come essere di fronte a un universo che ancora aspetta il Big Bang. É come se da quell’oscurità scaturisse un suono primordiale, il mio compito è incidere, creare delle pause a quel vuoto per far si che diventi musica. Sono un compositore che cerca l’armonia di note antiche, uno scriba di storie lontane; sono il tessitore di pietre.

Su questo cielo buio tiro linee come fossero fili di lana o cotone, tesso forme che raccolgo dal tempo.

L’arte è un complesso sistema di comunicazione che esula dalle cose fisiche. Quello che faccio è incidere il granito lucido con una tecnica che chiamo tessitura su pietra, ma l’arte va oltre l’atto pratico di tessere o di incidere e io sono un tessitore senza telaio. Intendo la tessitura come un linguaggio che non ha bisogno di traduzioni, un lessico visivo che al contempo differenzia e unisce le varie culture che esistono e sono esistite. Intuisco un modo di esprimersi astratto fatto di forme che danno vita a un codice in continua evoluzione, che esiste oltre ai materiali e ai metodi di realizzazione, che esiste oltre il tempo.

“Per fare arte bisogna prima comprendere e accettare che facciamo parte di qualcosa di più grande: la storia, l’universo, l’eternità.”

                                                                                                                                             Andrea Milia