Composizioni

La connessione tra arte e musica è un concetto fortemente radicato nell’arte moderna, basti pensare a pittori come Kandinsky o Mondrian. Sia nell’arte visiva che nella musica, però, ognuno ha una sua sensibilità, una sua visione, il proprio gusto. Penso che si attivino sinapsi molto simili nel cervello di chi crea un’opera visiva e di chi, invece, un’opera musicale. Nella musica parliamo di ritmo, nell’arte di equilibrio; comunque sia un’opera artistica deve avere un suo peso, deve essere calibrata. Io in vita ho scritto un sacco di canzoni e ho cantato in diversi palchi, ma sono un autore, non un musicista e forse nelle opere di questa serie sto andando a colmare questa mia carenza. Compongo queste opere come un produttore compone una base musicale. In esse c’è un tema che si muove nello spazio e un accompagnamento fatto di “suoni visivi” (così li chiamo io). Il tema nasce abbastanza liberamente, così come un produttore lancia le dita sulla tastiera fino a trovare una sequenza che che lo soddisfi. L’accompagnamento è tutto ciò che è necessario perché il tema risalti al meglio. Alla fine della giostra l’accompagnamento è la parte più importante del quadro, quella grazie a cui tutto funziona, così come in una band lo strumento veramente indispensabile è il basso.

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